E' diffusa l'accusa di 'antropocentrismo' rivolta a chi mostra cautela di fronte alle macchine digitali, in particolare di fronte alle macchine progettate per imitare, simulare o sostituire l'umano.
Dietro l'accusa di 'antropocentrismo' si nasconde la posizione 'macchinocentrista'.
Un primo modo di intendere il 'macchinocentrismo' risiede nel considerare esseri umani -e animali e ogni tipo di ente naturale- come sistemi complessi, ovvero macchine.
Un bambino, l'universo, la macchina di Turing, un qualsiasi computer, una infrastruttura tecnologica; in ogni caso macchine.
Descritta così la scena, il confronto tra macchine è istituito. Nello specifico è istituito il confronto tra essere umano e computer.
Si tratta di un confronto dove è assunta in principio la comparabilità tra i due enti. Perciò, sull'altare della comparabilità, ciò che dell'umano è incomparabile -ciò che non trova riscontro possibile nel computer- è rimosso e ignorato.
Una posizione 'macchinocentrista' esemplare consiste nel sostenere che gli esseri umani, viziati da 'antroprocentrismo' misconoscono i diritti delle 'cose'.
L'uscita dall''antropocentrismo' consisterebbe quindi nel farsi paladini dei diritti del rappresentante ideale di ogni 'cosa': il robot.
Altra posizione 'macchinocentrista' consiste nel sostenere che gli umani hanno sempre conosciuto sé stessi attraverso il confronto e l'interazione con macchine.
Si mette così tra parentesi il ri-conoscersi come essere umano, essere vivente, appartenente alla natura e alla vita.
Resta in ogni caso la differenza tra il conoscere sé stessi attraverso il confronto o l'incontro con un tornio, un orologio, e attraverso l'incontro o il confronto con macchine progettate per imitare, simulare o sostituire l'umano.
Il conoscere sé stessi tramite il confronto e l'incontro con ogni essere umano, con ogni essere vivente, tramite la consapevolezza di appartenere alla natura e alla vita, porta a riconoscere a sé stessi una responsabilità ed un ruolo da giocare.
A quale posizione portano invece il considerarsi macchine, e il conoscere sé stessi come e tramite macchine digitali?
Questi argomenti sono il punto di partenza dell'incontro Il macchinocentrismo come problema filosofico, 29 maggio 2025, ore 18-20, presso la Casa della Cultura di Milano: Primo appuntamento della serie L'etica ai tempi del macchinocentrismo, a cura di Assoetica.
Nessun commento:
Posta un commento