Il concetto di Accoppiamento Strutturale (Structural Coupling) proposto da Humberto Maturana, neurofisiologo e filosofo, ci offre la chiave per intendere il senso di diverse espressioni molto usate, ma poco chiaramente definite: interfaccia uomo-macchina, interazione umani-intelligenza artificiale, coevoluzione umani-intelligenze artificiali, agency...
Due sistemi auto-organizzati interagiscono adattandosi reciprocamente.
L'accoppiamento strutturale è frutto di interazioni ricorrenti e ricorsive tra due sistemi.
Umani e macchine si trovano ad essere accoppiati strutturalmente.
Ma ciò che appare più interessante è il fatto che Maturana, lungi dal limitarsi alla descrizione formale, propone una metafora:
L’accoppiamento strutturale è l’adattamento reciproco di una piede e di una scarpa.
Nell'accoppiamento strutturale tra sistema 'umano' e sistema 'macchine' l'essere umano è il piede e la macchina è la scarpa.
Tra i due sistemi - piede-essere-umano e scarpa-macchina - esistono irredimibili differenze.
In quanto esseri umani viviamo l'esperienza dell'accoppiamento strutturale come piedi che indossano scarpe.
Anche chi osserva l'accoppiamento tra piede-essere-umano e scarpa-macchina -per quanto possa tentare di mettersi nei panni di un pipistrello o di una macchina- è un essere umano.
Maturana narra la metafora piede-scarpa in varie versioni.
E' significativo notare che in più di una versione Maturana non si limita a parlare di 'scarpa', ma precisa: 'scarpa vecchia'.
La metafora di Maturana ci invita a pensare che la progettazione e la costruzione della scarpa sono portate a termine da ogni essere umano - che adatta la scarpa a sé, in modo da camminare bene.
La metafora ci spinge anche a sospettare: lo scopo per il quale è progettata la scarpa-macchina-intelligenza-artificiale è imporre ad ogni umano il modo di camminare.
(Potete leggere una versione più ampia ed articolata di questo testo qui, su Stultifera Navis)