sabato 27 febbraio 2010

Tecnologie dell'Informazione e produzione di letteratura 2009-2010

Così come ho pubblicato in questo blog il programma del corso di Organizzazione di conoscenze e di attività, pubblico il programma di questo corso. Perché il tema è vicinissimo agli argomenti toccati in questo blog, e perché il ragionare con gli studenti a proposito di questi temi è un momento fondamentale nella costruzione del mio punto di vista.

Titolo: Tecnologie dell'informazione e produzione di letteratura
Corso di studi: Laurea triennale Interfacoltà in Informatica Umanistica
Università di Pisa
Docente Francesco Varanini

Anno Accademico 2009-2010. (Il programma degli anni precendenti lo trovate qui).

Argomento
In virtù dell'uso di strumenti informatici cambiano la modalità della comunicazione e dell'interazione sociale: telefonia cellulare su base digitale, sms, networking, istant messanging ecc.
Cambia anche il modo di lavorare: il personal computer, o il terminale connesso al server sono il tramite al quale svolgiamo ogni attività.
Ma cambia anche il modo di produrre testi letterari ed il modo di fruirne.
Personal computer, piattaforme web 2.0, word processor, motori di ricerca, e book, editoria on demand, portano con sé un nuovo modo di scrivere e di leggere. Scrivere con un word processor, una tastiera ed un mouse, è operazione ben diversa dal vergare segni su un foglio tramite una penna. Leggere un testo sotto forma di libro, tramite e book, tramite schermo di computer, è operazione diversa.
Siamo dunque di fronte ad un cambiamento che ci porta a guardare oltre il tradizionale modo di 'produrre letteratura'.
Ciò che chiamiamo 'letteratura' ci appare, nel nuovo contesto, in una luce diversa. L'oggetto simbolico al quale è tradizionalmente legata la produzione di letteratura -il libro-, se certo ha ancora un futuro, tende a perdere la sua indiscussa centralità.
Cambia il ruolo dell'autore, dell'interprete e del lettore.
Possiamo dunque chiederci: come si scriveranno e come si leggeranno opere letterarie in un prossimo futuro? Come si farà critica letteraria?
Nel ragionare attorno a questi interrogativi, si lavorerà in particolare su quel testo che ci siamo abituati a chiamare 'romanzo'.

Testi
Il programma prevede lo studio di:
Ivan Illich, In the Vineyard of the Text. A Commentary to Hugh’s Didascalicon. Les Editions du Cerf, Paris, 1991, trad it. Nella vigna del testo. Per una etologia della lettura, Milano, Raffaello Cortina Editore 1994.
Francesco Varanini, “Un certo tipo di letteratura”
Francesco Varanini, “La restituzione poetica”
Francesco Varanini, “Il romanzo come baule”
Francesco Varanini “Nebrija: L'impero della lingua o la lingua dell'impero”
Francesco Varanini,"L'anonimo cantore"

Esercitazione
Il programma prevede inoltre la lettura di uno o più dei seguenti romanzi (o di altri testi narrativi concordati con il docente).
Letto il romanzo lo studente -mettendo in gioco le proprie competenze informatiche- dovrà stendere, e nei limiti del possibile sviluppare progetto teso a liberare un romanzo dalla forma del libro.
Ad esempio: ripresentazione del romanzo sotto forma di ipertesto; modellizzazione del testo in un data base offerto alla consultazione del lettore; indicizzazione del testo allo scopo di renderlo fruibile tramite motore di ricerca; costruzione di un ipertesto; costruzione di un testo multimediale.

Witold Gombrowicz, Ferdydurke, Ròj, Varsavia, 1937 (ma con data 1938). Con lo stesso titolo, in spagnolo: Argos, Buenos Aires, 1947; in francese: Julliard, Paris, 1958; e in italiano Einaudi, Torino, 1961 (trad. incompleta, basata sulla trad. francese, a sua volta originata dall’ed. in spagnolo). Le diverse modifiche che differenziano l’ed. spagnola da quella del ’37 sono mantenute dall’autore nell’ed. polacca del 1969 (Instytut Literacki, Paris), da cui la trad. it. di Vera Verdiani: Ferdydurke, Feltrinelli, Milano, 1993.

Alberto Arbasino, Fratelli d'Italia. Prima edizione, Feltrinelli, 1963. pp. 532; Seconda edizione Einaudi, 1976. pp. 663. Terza edizione Adelphi, 1990. pp. 1130.

Julio Cortázar, Rayeula, Sudamericana, Buenos Aires, 1963. Traduzioni: Il gioco del mondo, Einaudi, Torino, 1969; Marelle, Gallimard, Paris, 1966; Hopscotch, Pantheon Books, New York, 1966; Rayeula. Himmel und Hölle, Suhrkamp, 1981; O Jógo da Amarelinha, Rio de Janeiro, Civilização Brasileira, 1970.

Guillermo Cabrera Infante, Tres tristes tigres, Seix Barral, Barcelona 1967; trad. it. Tre tristi tigri, Il Saggiatore, Milano 1976.

Philip K. Dick, Ubik, Doubleday, New York, 1969; trad. it. Ubik, mio signore, La Tribuna, Piacenza 1972, poi Ubik, Fanucci, Roma1989 e 1995.

Raymond Carver, “A Small Good Thing”, racconto di 25 pagine, esce in Prize Stories 1983: The O.Henry Awards, Doubleday, New York, 1983. Carver aveva vinto il primo premio in quel concorso. Il racconto esce poi in Raymond Carver, Cathedral: Stories, Random House, New York, 1984. Successivamente, è riproposto in Raymond Carver, Where I’m Calling From: Selected Stories, Random House, New York, 1988.
In italiano si trova in tre diverse versioni, lievemente diverse: Cattedrale, Oscar Mondadori; Da dove sto chiamando, Minimum Fax, Roma,1999; Principianti, Einaudi, Torino, 2009.

Thomas Pynchon, Gravity Rainbow, Viking Press, New York, 1973, trad. it. L'arcobaleno della gravità, Rizzoli, Milano, 1999.

Georges Perec, La Vie mode d'emploi, Gallimard, Paris, 1978; trad it. La vita, istruzioni per l'uso, Milano, Rizzoli, 1984.

Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore, Einaudi, Torino, 1979.

Aldo Busi, Vita standard di un venditore provvisorio di collant, Mondadori, Milano 1985. Seconda edizione riveduta, Oscar Mondadori 1991. Terza edizione (“iniziato nel 1979, pubblicato nel 1985, revisionato dal 1991 al 1996, totalmente riscritto nel 2001, con episodi inediti e un nuovo finale”, Oscar Mondadori 2002). Quarta edizione riveduta 2009.

Nota
Gli studenti, sia frequentanti che non frequentanti, sono invitati a inviare una e-mail al docente. Saranno periodicamente forniti materiali didattici inerenti all'insegnamento.

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