sabato 20 febbraio 2010

Vannevar Bush

Professore, imprenditore, tecnologo, capoprogetto
Esemplare esponente della cultura che pone al centro l'innovazione tecnologica- scienza e industria insieme, ricerca di base ma anche orientamento all'alla killer application, all'uso pratico- è Vannevar Bush. Lavora alla General Electric. Quindi si laurea in ingegneria elettrica al MIT. Lì è ricercatore dal 1919, professore dal 1923, tra il '32 e il '38 Vice President e Dean.
Contemporaneamente, è decollata la carriera di imprenditore. Sono gli anni delle automobili, frigoriferi e radio., Nel '22 Bush, trentaduenne, fonda con il compagno di college Laurence K. Marshall una società destinata a produrre frigoriferi, secondo la tecnologia di un giovane scienziato, Charles G. Smith. Ma sarebbe un fallimento, se non si scoprisse fortuitamente che la tecnologia può servire ad altro. Il tubo raddrizzatore Raytheon a gas inerte permette di sostituire alla batteria l'alimentazione tramite corrente elettrica. Solo così l'apparecchi radio può entrare in ogni casa. (Raytheon cresce con radar nella seconda guerra mondiale con i radar, poi con i missili. Nella seconda metà del ventesimo secolo, e ancora nel ventunesimo, è impresa leader nel settore aerospaziale, e in tecnologie al confine con la science fiction: esoschletri per potenziare le capacità del corpo umano).
Intanto, dal 1927, Bush, presso il MIT, lavora al Differential Analyser, computer analogico in grado di risolvere equazioni differenziali: ne più ne meno, la macchina di Babbage in versione elettronica, anche se ancora basata su ingombranti valvole. (Lavorando al progetto uno studente, che è Claude Shannon, disegna il primo circuito digitale).
Nella seconda metà degli anni trenta, in una situazione di crisi globale e di guerra incombente, si fa promotore di una agenzia governativa destinata a coordinare e indirizzare a fini militari l'innovazione tecnologica di Università e imprese private. All'inizio del 1940, nel Congresso, la discussione sul National Defense Research Committee procede a rilento. In maggio, quando ormai la Germania ha invaso la Francia, Bush non si perita ad usare lobby e contatti privati per incontrare Roosevelt. In dieci minuti, il 12 giungo 1940 il Presidente approva il progetto. Nel 1941 il NDRC confluisce nell'Office of Scientific Research and Development (OSRD). Bush, direttore dell'OSRD, coordina oltre 200 progetti scientifico-militari, tra cui il Progetto Manhattan (bomba atomica, fino al '43, quando passerà sotto la gestione dell'Esercito), radar, sonar, sistemi di puntamento, produzione massiva di penicillina e sulfamidici.

1945
Bush nel 1945: mentre è impegnato a governare il nascente apparato militare-industriale, tira fuori dal cassetto e pubblica uno scritto di forse dieci anni prima.
Mentre come project manager organizza il lavoro di migliaia di persone, sente il bisogno di organizzare le proprie conoscenze, meglio: l'accrescimento delle proprie conoscenze.
Negli anni in cui scienza e tecnologia vanno verso l'estrema specializzazione, Bush ricorda a se stesso, e a noi, l'importanza della visione di sintesi, personale e creativa.
Negli anni in cui, con il contributo personale di Bush, si affermano i grandi sistemi tecnologici orientati al controllo, sistemi totali che schiacciano l'uomo e tolgono autonomia e centralità alla persona, Bush pensa alla persona sola al centro del proprio mondo, intenta a costruire conoscenza, intenta a sbrogliare il groviglio. Pensa a come la capacità umana di lavorare devanandose los sesos possa accrescersi esponenzialmente, se la mente umana lavora accoppiata ad una macchina. Pensa a testi liberati dalla sequenzialità, liberati dalla gabbia del libro.
Pensa quello che sarà il personal computer, quello che sarà l'ipertesto, il Web, wikipedia.

As We May Think
“As We May Think” esce sul numero di luglio 1945 sull'Atlantic Monthly, quando ormai la Germania è divisa tra gli alleati. Un mese dopo la bomba atomica colpirà Hiroshima e Nagasaki. Una versione ridotta dell'articolo, corredata da illustrazioni, appare su Life il 10 Settembre 1945 (su quello stesso numero appaiono immagini di Hiroshima, dopo la bomba).

Consider a future device for individual use, which is a sort of mechanized private file and library. It needs a name, and to coin one at random, "memex" will do. A memex is a device in which an individual stores all his books, records, and communications, and which is mechanized so that it may be consulted with exceeding speed and flexibility. It is an enlarged intimate supplement to his memory.
It consists of a desk, and while it can presumably be operated from a distance, it is primarily the piece of furniture at which he works. On the top are slanting translucent screens, on which material can be projected for convenient reading. There is a keyboard, and sets of buttons and levers. Otherwise it looks like an ordinary desk.


Il Memex, la macchina, la scrivania attrezzata immaginata da Bush, tiene conto delle più avanzate tecnologie dell'epoca. Tecnologie meccaniche ed ottico-chimiche, però: schedari automatici, microfilm, proiettori. Singolarmente, niente di elettronico. Forse Bush non è veramente riuscito a comprendere che tutto quanto immaginava sarebbe stato possibile solo con l'uso di strumenti elettronici. O forse chissà, per non rivelare quelli che potevano ben essere allora segreti militari, si autocensurava. La sua visione, comunque, ci appare ancora oggi potentissima. E non meraviglia che sia stata fondamentale fonte di ispirazione di colore che, negli anni sessanta del secolo scorso, hanno progettato personal computer, mouse, word processor, internet, Web.

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