sabato 17 novembre 2012

Analogia tra quipus e informatica


Vari studiosi hanno ragionato attorno all’analogia tra quipus e informatica.
Gary Urton. Antropologo, cura a Harvard il Khipu Database Project. A lui si devono anche articoli divulgativi qui quipus e sui loromisteri.1 Sebbene aperto anche alle ricerche suiquipus narrativi, Urton è lesponente più in vista della scuola che intende i quipos comesophisticated system of mathematical notation.
In Signs of the Inka Khipu Urton sostiene che i quipus fossero basati, come lo sono i computer nel momento in cui lui scrive, su codice binario.2 Per osservare i quipos -che hanno una storia millenaria, lungo la quale, è dato da supporre, il codice si sia evoluto, magari anche attraverso grandi discontinuità- si prende ad esempio il computer -una macchina che vive ancora la sua fase infantile-. Puntare tutto sul supporre che alla base del codice dei quipos stia la codifica che presiede in questa fase al funzionamento del computer appare scommessa rischiosa. Già negli anni in cui Urton scrive si può ben immaginare che la classica macchina di Turing deterministica si evolverà per diventare macchina universale, e quindi macchina quantistica. Con inevitabili, importanti evoluzioni del codice.
Paul Beynon-Davies. Consulente di management, docente di Business School, informatico di professione, prende spunto dai quipos deli Incas per interrogarsi sullostatus of informatics as a discipline.3
L'informatica è termine-ombrello che permette di definire areethe overlapping disciplinary areas of information systems, information management and information technology. Il nodo del dibattito è, per Beynon-Davies, trovare labetter definition for the central concept of information system.
Il caso della civiltà Inca, ci presenta veri e propriinformation specialists- i quipucamayos, e una precisainformation technology, fondata sui quipos. I quipos appaiono, nel dominio dellinformatica,a non-familiar example of a data structure. Osservando i quipos possiamo mettere a fuoco la differenza trainformazioneedati, e individuarea number of essential or universal characteristics of data.
Vediamo così di fatto implementato nellImpero Incaico un maturoinformation system,sistema informativo. L'aspetto affascinante di questo sistema informativo, sul quale si fonda il buon funzionamento del grande impero, conclude Beynon-Davies, è che linformation technologyat its core did not even utilise written language.
Beynon-Davies usa lanalogia, in modo opposto a Urton: tramite i quipos cerca il senso dellinformatica. Eppure, anche qui scatta la molla del riduzionismo difensivo. A Beynon-Davies piace cogliere nei quipos, e nel loro uso presso gli Incas, la pura essenza di unsistema informativoidealizzatoche però non corrisponde aisistemi informativiche ha sotto gli occhi mentre scrive, a quanto, ci raccontano i cronisti. Il professionista dellinformatica, nellansia di fondare su basi solide la propria disciplina, sceglie di vedere nei quipos un sistema strutturato, predisposto per ospitare nient'altro che dati intesi come entità discrete. Si nega lesistenza dellaltra faccia dei quipos: il loro essere strumento di conservazione di narrazioni di miti e favole e storie.
Così facendo, tramite una lettura capziosa dell’analogia con i quipos, Beynon-Davies, finisce per escludere dal suo orizzonte l’altra faccia dell’informatica: l’informatica che, anziché lavorare con dati, lavora con testi: le basi dati non strutturate, i linguaggi di marcatura, i motori di ricerca, il World Wide Web nel suo insieme.

1Gary Urton,Inca Encodements, Science, 216, 1982. Gary Urton, Carrie J. Brezine,Khipu Accounting in Ancient Peru, Science, 309, 2005. Gary Urton,Untangling the mystery of the Inca, Wired, January 2007.
2Gary Urton, Signs of the Inka Khipu. Binary Coding in the Andean Knotted-String Records, University of Texas Press, Austin, 2003 (The Linda Schele Series in Maya and Pre-Columbian Studies).
3Paul Beynon-Davies,Informatics and the Inca, International Journal of Information Management, Volume 27, Issue 5, October, 2007. Paul Beynon-Davies,Significant threads: The nature of data, International Journal of Information Management, Volume 29 Issue 3, June, 2009.

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