Engelbart, durante il sevizio militare,
tecnico radar alle Filippine, poco più che ventenne, legge AsWe May Think, la lucida visionaria anticipazione di Vannevar Bush. Si laurea in ingegneria elettrica. Preferisce alla carriera
accademica lo Stanford Research Institute, perché ha in testa questa
idea. Ha trentacinque anni quando, agli inizi degli anni sessanta,
l'idea è matura.
La richiesta di un finanziamento, nel
1962, è l'occasione per descrive il Conceptual Framework. La
descrizione ci appare cinquanta anni dopo chiarissima, attuale. Ci
parla del caos nel quale ci troviamo a vivere e lavorare. Caos di
fronte al quale ci sentiamo a prima vista impotenti. Ci aiuta a
capire come possiamo usare al meglio -per muoverci adeguatamente in
questo caos- strumenti che ci sono ormai quotidiani, strumenti che in
questo istante sto usando, strumenti dei quali non cogliamo ancora
appieno le potenzialità ed il significato profondo.
By
“augmenting human intellect" we mean increasing the capability
of a man to approach a complex problem situation, to gain
comprehension to suit his particular needs, and to derive solutions
to problems. Increased capability in this respect is taken to mean a
mixture of the following: more-rapid comprehension, better
comprehension, the possibility of gaining a useful degree of
comprehension in a situation that previously was too complex,
speedier solutions, better solutions, and the possibility of finding
solutions to problems that before seemed insoluble. And by "complex
situations" we include the professional problems of diplomats,
executives, social scientists, life scientists, physical scientists,
attorneys, designers--whether the problem situation exists for twenty
minutes or twenty years.
We do
not speak of isolated clever tricks that help in particular
situations. We refer to a way of life in an integrated domain where
hunches, cut-and-try, intangibles, and the human "feel for a
situation" usefully co-exist with powerful concepts, streamlined
terminology and notation, sophisticated methods, and high-powered
electronic aids.1
Leggo nel titolo di Engelbart,
Augmenting Human Intellect,
l'alternativa piena e liberante al programma nascosto nel
provocatorio titolo di Norbert Wiener: Cybernetics, Control and
Communication in the Animal and Machine.
Non controllare, ma incrementare la capacità di stare-in-situazione.
Non tramite una macchina capace di lavorare come l'uomo, ma tramite
una macchina che si offre all'uomo come utensile.
In base a questo pensiero, in base a questa riflessione filosofica può iniziare il suo lavoro di laboratorio. Sei anni dopo presenterà a una platea stupita di ingegneri il primo Personal Computer.
In base a questo pensiero, in base a questa riflessione filosofica può iniziare il suo lavoro di laboratorio. Sei anni dopo presenterà a una platea stupita di ingegneri il primo Personal Computer.
1Douglas
Engelbart, Augmenting Human
Intellect: A Conceptual Framework,
Summary Report Prepared for Direction of Information Science Air
Force Office of Scientific Research, Stanford Research Institute,
October 1962.
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